martedì 23 febbraio 2016

          L'ACQUA VERDE PERCHE' E' VERDE?

Se vi piace stare a contatto con la natura, non è raro incontrare piccoli laghetti d'acqua verde o dei corsi d'acqua stagnante ma cos'è che rende verde quell'acqua? Le risposte sono tante perché i microrganismi contenenti clorofilla sono innumerevoli. Per esempio, qualche giorno fa, durante una mia escursione, incamminandomi tra i sentieri di un bosco, ho trovato un piccolo laghetto verde e incuriosito da quali potessero essere le specie predominanti del luogo, ho raccolto dei campioni per analizzarli al microscopio. Ciò che rendeva verde quell'acqua era la presenza di microrganismi molto comuni nelle acque d'Italia: cianobatteri del genere Microcystis. Milioni e milioni di cellule popolavano le acque di quel lago donandogli un magnifico colore verdastro. I Cianobatteri, un tempo classificati come alghe verdi azzurre, sono gli unici batteri in grado di fare fotosintesi ossigenica, quindi di liberare O2, e fissano inoltre l'azoto molecolare presente nell'atmosfera in ammoniaca rendendola disponibile per le piante, il loro ruolo in natura è dunque importantissimo. Ma alcune specie non sono poi così buone e ne è un esempio quella che ho rinvenuto, una specie del genere Microcystis, in grado di liberare tossine dette microcistine che sono dannose anche per gli esseri umani: molte intossicazioni e addirittura alcuni decessi si sono verificate per aver bevuto acqua non potabile contenente Microcistys. Vediamo ora come le cellule del genere Microcistys rendono l'acqua verde: GUARDATE LE IMMAGINI IN SEQUENZA DALLA PRIMA ALL'ULTIMA (E LEGGETE LE RELATIVE DESCRIZIONI) PER UNA MAGGIORE SUGGESTIONE, COSI' E' COME SE FOSTE VOI AD OSSERVARE AL MICROSCOPIO DATO CHE LE IMMAGINI SEGUONO UN INGRANDIMENTO PROGRESSIVO.


FOTO n.1 - EPI ILLUMINAZIONE - INGRANDIMENTO 40X
Questa foto l'ho scattata ingrandendo una microgocciolina d'acqua verdastra 40 volte, iniziano a vedersi degli ammassi globosi, sono formati da centinaia di cellule di Microcystis (Cianobatteri) ma ancora non riusciamo a distinguerle, bisogna ingrandire ulteriormente --> VEDI FOTO n.2



FOTO n.2 - EPI ILLUMINAZIONE - INGRANDIMENTO 100X
Ecco che, ingrandendo 100 volte una piccola parte della minuscola gocciolina d'acqua, si vede abbastanza bene che ogni ammasso globoso è formato da un insieme di più puntini e ogni puntino rappresenta una singola cellula, quindi un singolo cianobatterio. Ma neanche qui riusciamo ancora a distinguere bene le singole cellule e a percepirne le relative distanze. Dobbiamo ingrandire ancora----> VEDI FOTO n.3


  
FOTO n.3 - EPI ILLUMINAZIONE - INGRANDIMENTO 100X
Questa è semplicemente un'altra zona della gocciolina d'acqua ingrandita sempre di 100 volte, quindi vale il discorso di prima. Notate la curiosa organizzazione delle cellule così da rievocare in noi delle lettere ---> VEDI FOTO n.4



FOTO n.4 - CAMPO CHIARO - INGRANDIMENTO 400X
Notate ora che, dopo avere ingrandito di 400 volte, si distinguono i singoli cianobatteri di un ammasso globoso. E' come se ogni ammasso globoso fosse una galassia e i cianobatteri le stelle che la formano, noi stiamo entrando all'interno di questa galassia, cercando di vedere più dettagli possibili.



FOTO n. 5 - CAMPO CHIARO - INGRANDIMENTO 1000X
Abbiamo ulteriormente ingrandito parte di un ammasso globoso fino ad arrivare ad un ingrandimento complessivo di 1000 volte e non è poco! Riusciamo a distinguere bene un cianobatterio dall'altro e ancor meglio lo faremo nella prossima immagine. Rendetevi conto che ognuna di queste cellule è grande circa 2-3 micrometri e 1 micrometro è una millesima parte di un solo millimetro.



FOTO n. 6 - CAMPO CHIARO - INGRANDIMENTO 1000X
Anche qui ho ingrandito di 1000 volte un'altra parte di un ammasso globoso e si notano bene i vari cianobatteri, la loro forma e le relative distanze



 FOTO n. 7 - CAMPO CHIARO - INGRANDIMENTO 1000X


 FOTO n. 8 - CAMPO CHIARO - INGRANDIMENTO 1000X


 FOTO n. 9 - CAMPO CHIARO - INGRANDIMENTO 1000X

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